
Termini/ Piazza Vittorio
La piazza, cuore del multietnico quartiere dell’Esquilino, fu costruita nel 1870 e dedicata al primo re d’Italia.
Nei giardini Nicola Calipari al centro si trovano i resti di una fontana romana del III secolo d.C. (Età Severiana), già ornata con i Trofei di Mario trasportati nel XVI secolo sulla balaustra di Piazza del Campidoglio.
Di fronte alle rovine si trova la curiosa Porta Magica detta anche Porta Alchemica; è un monumento edificato tra il 1655 e il 1680 da Massimiliano Palombara marchese di Pietraforte (1614-1680) nella sua residenza, Villa Palombara, che si trovava sul colle Esquilino nella posizione dove oggi è stato collocato. La Villa fu demolita nella seconda metà dell’800, quando fu edificato il nuovo quartiere, e la Porta Alchemica è l’unica sopravvissuta delle cinque porte di Villa Palombara. Consiste in un piccolo portale, ora murato, contornato da uno stipite di pietra bianca ricoperto da simboli alchemici, ed affiancato da due statue, non appartenenti a Villa Palombara ma provenienti dal colle Quirinale.
Nella parte posteriore della piazza, vi è una fontana composta da un gruppo scultoreo di Mario Rutelli, originally made for the Fontana delle Naiadi in the Republic square; strongly criticized by public opinion and renamed by the people ‘fritto misto’, it was placed in this square and replaced with a different sculpture which is still in the center of the fountain in Piazza Esedra.
In un angolo della piazza, cinta da uniformi palazzoni a portici, dovuti al Koch e ad altri architetti, si scorge la chiesa di Sant’Eusebio all’Esquilino del IV secolo, ristrutturata nel 1230 sotto il pontificato di Gregorio IX, e ricostruita nel 1711 da Stefano Fontana.